Dovesse sentenziare sull’umanità, il cardinale Tarcisio Bertone direbbe: «Inflessibile col peccato, misericordioso col peccatore». Il giudizio si appaia alla strepitosa lezione teologica con la quale Maurizio Crippa, sul «Foglio», individuò il senso del nuovo papato all’elezione di Joseph Ratzinger: «E adesso basta con qvesta stronzata che l’inferno è fuoto». Perché la misericordia si applica al peccatore pentito e infatti, esistesse un inferno terrestre, Bertone ci spedirebbe l’ex ministro Roberto Calderoli. «Certe persone andrebbero mandate a fare i lavori forzati in Cirenaica, per capire il valore vero del rispetto», disse quando il leghista sfoderò in televisione la maglietta anti-islamica. Ora che per l’arcivescovo di Genova si parla con insistenza di una nomina a segretario di Stato Vaticano, cioè a premier della Chiesa (per intenderci, con paragone vagamente blasfemo, lui sarebbe Tony Blair, e Benedetto XVI il sovrano, dunque la Regina), una delle poche obiezioni avanzate è la seguente: «Sa poco di diplomazia». In senso duplice. In senso professionale, cioè non ha girato il mondo a negoziare spazi per l’evangelizzazione, e in senso più andante, cioè non conosce l’arte dello smussare. Quando, da appassionato di calcio, deve commentare lo scandalo recente, non dice robe come «cerchiamo di individuare i colpevoli, chi ha sbagliato dovrà pagare». Dice: «Bisogna fare piazza pulita». Tutti all’inferno. Subito. Alla misericordia si penserà dopo. […] Prese il posto di Dionigi Tettamanzi (destinato a Milano) all’inizio del 2003. I fedeli, affezionati al predecessore, rinunciarono allo scetticismo quando Bertone si presentò mangiando focaccia e bevendo vino fra i giovani riuniti in piazza. Ora a Genova lo chiamano «il cardinale del sorriso», dal titolo della biografia redatta da un cronista del «Secolo XIX». […] Il curriculum, per punti, è questo: si è licenziato alla facoltà teologica salesiana di Torino con una dissertazione sulla tolleranza e la libertà religiosa; ha completato gli studi al Pontificio ateneo salesiano di Roma; ha insegnato all’Università pontificia e ha diretto la facoltà di Diritto canonico; è stato direttore dei Teologi (1974-1976), decano della facoltà di Diritto canonico (1979-1985), vicerettore dell’Università Pontificia Salesiana (1987-1989). […]
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