Luxuria e l’Ateneo transgender

Vladimir Luxuria, deputato di Rifondazione Comunista, ricorda bene le mattinate del laureando in Lingue e Letterature Straniere Wladimiro Guadagno. E non può che salutare con soddisfazione l’arrivo del doppio libretto per gli iscritti transessuali. Al punto che lunedì 19 sarà a Palazzo Nuovo per presentare, quasi in veste di madrina ufficiale, la novità. In realtà Luxuria arriverà a Torino ben prima, per partecipare alla sfilata del Pride di sabato 17: «E come potrei perdermela?». Secondo Luxuria, Palazzo Nuovo ha fatto compiere un bel passo in avanti alle politiche transgender. «Sì, non c’è che dire, un buon esempio di come la burocrazia possa diventare amica. Secondo me, però, bisognerebbe fare di più. Ecco perché mi piacerebbe lavorare ad una proposta di legge che consenta alle persone come me di modificare i dati anagrafici in base all’identità che sentono di avere, non a quella biologica. Lo so, può apparire una provocazione, ma perché bisogna correre a Casablanca per ottenere di essere, per lo Stato, quello che dentro di te già sai di essere?». Secondo Luxuria problemi come questo non riguardano soltanto gli studenti: «Hai problemi ogni qualvolta esibisci la patente oppure vai alla Posta per ritirare un pacco, o ancora in banca per cambiare un assegno. È un misto di battutacce, ironia di basso profilo, oppure semplicemente un’attesa infinita per controllare la tua identità. E tutto questo, nel caso dello sportello, mentre la gente che sta aspettando invano il suo turno si spazientisce, sbuffa e comincia a prendersela con te… ». […]
Fonte: LaStampa.it

Archiviato in: Generale