“Cloneremo embrioni umani”. Non per creare individui ‘fotocopia’, ma per ottenere una miniera di ‘staminali bambine’ salvavita contro malattie croniche come il diabete e patologie neurodegenerative quali la sclerosi laterale amiotrofica (Sla o mordo di Lou Gehrig). È l’annuncio degli scienziati della Harvard University di Boston, Usa, che per aggirare i paletti imposti dalla legislazione americana – dopo il divieto del 2001 di erogare fondi pubblici a sostegno della ricerca sugli embrioni – utilizzeranno soltanto finanziamenti privati. I ricercatori ‘ribelli’ starebbero gia’ compiendo i primi passi verso il loro scopo. Ed e’ polemica. “Dopo oltre due anni di revisione e discussione scientifica ed etica – si legge sul sito Internet dell’ateneo statunitense, che per illustrare le proprie intenzioni ha indetto ieri una conferenza stampa – l’Harvard Stem Cell Institute (Hsci) e i ricercatori dell’Harvard and Children’s Hospital di Boston hanno concordato di avviare esperimenti di clonazione terapeutica, con l’obiettivo di creare linee di cellule staminali specifiche per varie malattie e di sviluppare nuovi trattamenti contro un’ampia serie di malattie oggi incurabili”. Per gli Stati Uniti, sottolinea Harvard, “si tratta della prima iniziativa non commerciale per l’uso di cellule staminali embrionali umane in test il cui principio e’ gia’ stato dimostrato negli animali”. La metodica adottata sara’ quella del trasferimento nucleare, che consiste nel sostituire il materiale genetico di una cellula uovo con il Dna prelevato da una cellula somatica (non riproduttiva, cioe’ ricavata da un tessuto qualunque, come ad esempio la pelle) ottenuta dal donatore.
Lancio Adnkronos