La Chiesa italiana, in una «nota pastorale sulla salute», ribadisce il suo «no» all’eutanasia ma anche all’accanimento terapeutico perché rappresentano il tentativo di «esercitare un dominio assoluto sulla vita e sulla morte». E mette in guardia dall’assunzione del modello aziendalistico nella sanità poiché tende a mettere in primo piano i criteri di efficienza col «rischio di privilegiare il risultato economico rispetto alla cura della persona». Il documento, scritto dalla Commissione episcopale per il servizio della carità e della salute, sottolinea inoltre la necessità di assicurare «in misura eguale sull’intero territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni» ora che le competenze sulla tutela della salute sono demandate alle regioni.
L’articolo è stato pubblicato sul Manifesto
Ma il non prestare cure estreme (non accanimento) non e’ percepito come
eutanasia? Oops, stai a vedere che si sono dimenticati di indicare dove finisca
l’accanimento terapeutico e dove inizii l’eutanasia.