Zagrebelsky e la Chiesa-lobby

[…] Se noi tutti portiamo nella realtà della società i nostri valori il dialogo viene da sè. Non è così, invece, se la fede da ricerca di opportunità più avanzate diventa la trasposizione giuridica nella società di verità assolute, con uno stile in cui predominano l’atteggiamento “o con me o contro di me”. Allora si pongono rischi per la democrazia. […] La Chisa gode nella società italiana di una sorta di “plus-valore”. Conta cioè più di quello che dovrebbe contare democraticamente. Perché da un lato ha una sua rappresentanza elettorale, che si organizza politicamente nella società, ma dall’altra opera come lobby […] al fine di ottenere privilegi, approfittando della debolezza dello Stato e della possibilità di offrire sostegno a certe carriere politiche. […] Lo Stato viene a trovarsi in una duplice morsa: stretto tra il voto cattolico e la pressione della Chiesa-lobby. […] Ritengo che fede, ricerca ed evangelizzazione portino alla democrazia. Mentre laddove la religione si presenta come dogma siamo nell’anti-democrazia.
Il testo integrale dell’articolo di Gustavo Zagrebelsky è stato pubblicato sul numero odierno di Repubblica

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