Oriana Fallaci a processo per vilipendio della religione islamica. Inizierà lunedì prossimo al Tribunale di Bergamo, il procedimento che vede imputata la scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, in relazione ad alcune frasi (18 in tutto) contenute nel suo libro best-seller ‘La forza dalla ragione’. All’origine della vicenda, la denuncia del presidente dell’Unione musulmani d’Italia, Adel Smith che ha scatenato non poche polemiche a livello politico e fra i sostenitori e lettori della Fallaci. Il pm Maria Cristina Rota chiese inizialmente l’archiviazione del caso, richiesta respinta dal gip Armando Grasso. Quest’ultimo ha deciso la cosiddetta imputazione coatta, e quindi la citazione diretta davanti al Tribunale, sulla base del reato previsto dall’art.406 in relazione all’art.403 del Codice Penale: in sostanza offesa alla religione ammessa dallo Stato, in questo caso quella islamica, mediante il vilipendio di chi la professa. La richiesta di archiviazione recava come motivazione che: le espressioni usate dalla scrittrice “apparentemente dure, crude, astiose e sprezzanti verso popoli, culture e religioni diversi da quelli occidentali, effettivamente si spiegano come l’esito di un espediente dialettico letterario, riconducibile all’invettiva”. […]
Fonte: il Giorno