Pubblichiamo il commento di padre Raniero Cantalamessa, OFM cap. – predicatore della Casa Pontificia – alle letture di domenica prossima, solennità della Santissima Trinità. […] Secondo gli atei moderni, Dio non sarebbe che una proiezione che l’uomo fa di se stesso, come uno che scambia per una persona diversa la propria immagine riflessa in un ruscello. Questo può essere vero nei confronti di ogni altra idea di Dio, ma non del Dio cristiano. Che bisogno avrebbe, infatti, l’uomo di scindere se stesso in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo, se veramente Dio non è che la proiezione che l’uomo fa della propria immagine? La dottrina della Trinità è, da sola, il migliore antidoto all’ateismo moderno. Quello che ho detto vi è parso troppo difficile? Non ci avete capito molto? Direi: non vi preoccupate. Quando ci si trova sulla riva di un lago o di un mare e si vuol sapere cosa c’è sull’altra sponda, la cosa più importante non è aguzzare la vista e cercare di scrutare l’orizzonte, ma è salire sulla barca che porta a quella sponda. Nei confronti della Trinità, la cosa più importante non è speculare sul mistero, ma rimanere nella fede della Chiesa che è la barca che porta alla Trinità.
Fonte: Zenit, il mondo visto da Roma
Bisogna battere l’ateismo: se il gregge non capisce fa niente, tanto c’è il buon pastore…