Referendum, monito dei vescovi: “Votare è un dovere civico”

I vescovi richiamano gli italiani al proprio dovere civico di elettori invitandoli ad andare alle urne per il referendum sulla Costituzione. Un monito, quello espresso attraverso la Sir – l’agenzia dei vescovi – volto a impedire l’astensionismo. Secondo i vescovi è importante che i cittadini esprimano il proprio parere su una riforma che è stata votata a maggioranza e non attraverso le grandi intese. “In un sistema politico fatto di soggetti deboli, e sottoposto a ripetute alternanze ‘per disperazione’, riformare la costituzione può apparire il massimo della capacità decisionale: senza tuttavia il supporto di una opinione diffusa e condivisa, il rischio è di generare piuttosto instabilità e sovraccaricare il sistema”. […] Insomma, secondo i vescovi, non conta tanto quale dei due schieramenti prevarrà, l’importante è la partecipazione che “in caso di referendum confermativo” spiega la Sir “è un dovere civico ancora più rilevante, un’espressione di ‘fedeltà alla Repubblica’, per riprendere il deposito etico dell’articolo 54, di cura ed attenzione per le istituzioni, che sono di tutti”. Un dovere civico quello al quale i vescovi richiamano gli italiani, temendo l’astensionismo. Tanto più significativo oggi se si pensa che solo un anno fa, quando gli elettori dovettero esprimersi nel referendum sulla riproduzione assistita – dove però c’era il quorum – l’invito fu esplicitamente all’astensione.
Fonte: Repubblica.it
Il “Vaticano” ormai è diventato un partito politico a parte, che consiglia alle sue pedine di muoversi in base alle sue convenienze.

Archiviato in: Generale