[…] Rosy Bindi si prepara ad affrontare con Amato il caso Mussi, sul quale ha idee chiarissime «perchè è sbagliato prendere decisioni in solitudine, visto che nessuno va in Europa a titolo personale, ma parla a nome di tutto il Consiglio dei ministri». Tuttavia, la Bindi ha anche in mente una sorta di contropartita per l’Italia, in cambio del ritiro del veto all’utilizzo dei fondi europei per la ricerca sulle cellule staminali embrionali. «Almeno- raccomanda- si garantisca al nostro Paese il finanziamento per la ricerca sulle staminali adulte».
E non chiede a Mussi il ritiro di quel via libera, come fanno i suoi colleghi cattolici dei due schieramenti, ministro Bindi?
«Cerco solo di ragionare in base ai risultati scientifici, comunque mi rimetto alla decisione del governo».
Ma lei condivide gli argomenti della lobby cattolica?
«Non mi scandalizzo se la Binetti incontra la Santolini e Bobba vede Volontè. Ma credo che sulle questioni eticamente sensibili occorra trovare una sintesi all’interno dell’Ulivo, proprio perchè sono forse per noi la sfida più importante. Non si può peccare di omissione, puntando ad ampliare lo schieramento su certi temi, scartando l’alleanza». […]
Il testo integrale dell’intervista di Claudia Terracina è stato pubblicato sul sito del Messaggero