«Crocifisso » per gioco: solo perché è un ragazzo disabile, 25 anni, mite e da tanti ben voluto. Legato a una grande croce da due bulli, pronti a scattare con il telefonino l’immagine di un povero cristo. «Ma era solo uno scherzo. Gliene facciamo tanti, lui si diverte e poi era soltanto per fare una foto». Hanno cercato di scagionarsi in questo modo: «Non gli abbiamo fatto male». Insomma, per loro una bravata, nient’altro. La cosa che aggiunge atrocità all’accaduto è che nessuno si è mosso per bloccarli. Per fortuna sono arrivati i carabinieri proprio mentre qualcuno si divertiva così, all’una della notte di domenica, in un paesino orgoglioso delle sue origini medievali e adesso umiliato dall’incredibile vicenda. […] C’è molto su cui interrogarsi: tutto si è svolto davanti a un bar, ma nessuno dei clienti ha fatto niente. Davvero nessuno ha visto? Se sì, perché non è intervenuto? Era un divertimento di gruppo? […] carabinieri stanno valutando il comportamento delle persone al bar. Intanto hanno subito denunciato i due bulli per lesioni personali e vilipendio di un simbolo religioso. […] Per caso l’auto dei carabinieri è passata davanti alla grande croce, forse 2 metri e mezzo, proprio al centro di una rotatoria. Soliti giri di sorveglianza, routine. Ma non domenica notte. […]
Fonte: Corriere.it