Embrioni, dall’Europarlamento sì alla ricerca

Il Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha votato a favore del finanziamento Ue della ricerca sulle cellule staminali embrionali, senza limitazioni riguardo alla data in cui gli embrioni sono stati prodotti. Lo ha fatto con un emendamento al settimo programma quadro di ricerca, che era già stato adottato dalla commissione europarlamentare Itre (Industria, trasporti ricerca ed energia), passato con 284 voti favorevoli, 249 contrari e 32 astensioni. L’emendamento recita: «La ricerca sull’utilizzazione delle cellule staminali umane, sia allo stato adulto che embrionale, può essere finanziata, in funzione sia dei contenuti della proposta scientifica, che del contesto giuridico esistente nello Stato membro o negli Stati membri interessati». La richiesta di finanziamento deve comprendere «i dettagli sulle misure adottate in materia di licenza e di controllo da parte delle autorità competenti degli Stati membri». «Per quanto concerne l’uso di cellule staminali embrionali umane – continua il testo – le istituzioni, gli organismi e i ricercatori, devono essere soggetti a un regime rigoroso in materia di licenze e di controllo, conformemente al quadro giuridico dello Stato membro o degli Stati membri interessati». È vietato il finanziamento con fondi Ue delle «attività di ricerca volte alla clonazione umana a fini riproduttivi», delle attività «volte a modificare il patrimonio genetico degli esseri umani che potrebbero rendere ereditabili tali modifiche», e infine di quelle «volte acreare embrioni umani esclusivamente a fini di ricerca o per l’approvvigionamento di cellule staminali, anche mediante il trasferimento di nuclei di cellule somatiche».
Fonte: Corriere.it

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