Dalla pillola Ru 486 all’aborto: è chiaro che le civiltà occidentali sono di fronte ad «uno scontro immane e drammatico tra il bene e il male, tra la morte e la vita, tra la cultura della morte e la cultura della vita». È quanto si legge in un articolo pubblicato sulla rivista dei gesuiti «La Civiltà Cattolica» a firma di padre Angelo Serra, già professore di Genetica umana all’Università Cattolica, che nel suo editoriale elenca tutti i sintomi, propri della cultura dominante, contro la vita e il diritto del nascituro. Secondo la rivista infatti si vive in una «società che è attraversata da tendenze dissolvitrici nonostante tutte le apparenze di grande prosperità». Una situazione in cui si annidano molti rischi per tutta le coscienze laiche a non. […]
Fonte: Avvenire
Che i gesuiti abbiano una coscienza laica è uno scoop. Per la verità, secondo i sovrani europei del Settecento erano privi di coscienza tout-court, e per questo li espulsero dai loro paesi. Visto quello che avevano combinato i gesuiti, dalla Congiura delle Polveri in poi, non avevano nemmeno tutti i torti. Anche lo stile di padre Serra ricorda molto quello del Settecento, se non, ma non vorremmo infierire troppo, il frate che in “Non ci resta che piangere” ripeteva senza fine: “Ricordati che devi morire”. A padre Serra rispondiamo come rispose Troisi: “Mo’ me lo segno”.