Scrive oggi Stefano Rodotà su “Repubblica” (pag. 21):
È bene ricordare che la legge 40 non esclude in maniera assoluta ogni ricerca sulle staminali, dal momento che questa rimane legittima quando si utilizzano linee cellulari già disponibili in Italia.
A pag. 20 il Prof. Carlo Flamigni precisa ulteriormente:
La lettura dei giornali e la registrazione delle tante polemiche fra cattolici e laici relativamente alla ricerca sulle staminali embrionali mi ha notevolmente confuso. Ero convinto – fino a ieri – che la legge 40 vietasse la sperimentazione sugli embrioni, non la ricerca sulle linee di cellule staminali di derivazine embrionale che molti laboratori italiani acquisiscono dall’estero e sulle quali stanno lavorando. Se le cose stanno come io ho sempre pensato, è folle proibire i finanziamenti di queste ricerche ed è scorretto mentire ai cittadini, coi quali sarebbe opportuno scusarsi. Se invece ho torto io, sarà mia cura chiedere scusa a tutti (e sarà naturalmente opportuno fermare le ricerche in corso). Mi basta sapere in quale legge dello Stato è inserita questa nuova (almeno per me) proibizione.
Tuttavia, in un box a pag. 4, si legge che in Italia è “vietato l’uso di staminali embrionali a fini di ricerca”. Forse a “Repubblica” dovrebbero un pochino sincronizzarsi.