Dopo la nonna di Francesco e Salvatore Pappalardi, i due fratellini di 13 e 11 anni scomparsi dal 5 giugno, anche un sacerdote di Gravina in Puglia solleva dubbi sulla madre. “Per me bisogna indagare sulla mamma – ha detto don Michele Paternoster, parroco della chiesa di San Matteo – Questa donna è gelida, fredda, distaccata. È come se questa cosa l’avesse studiata e realizzata”. “Le piste sono due – afferma il parroco – o è stata la malavita o la loro mamma perché il papà li aveva già in affidamento e non avrebbe avuto alcun vantaggio a sottrarre i due ragazzini. Tuttavia, non mi risulta che a Gravina la malavita possa realizzare progetti di questo tipo”. “Credo – aggiunge il sacerdote – che bisognerebbe fare ciò che il vescovo ha annunciato ieri, quando si è offerto di fare da mediatore per rintracciare i due fratellini. Ritengo che sia gli investigatori sia la magistratura debbano dire che non ci saranno conseguenze penali pesanti nei confronti di chi ha sottratto i due ragazzini e che la legge sarà interpretata in modo benevolo”. Don Michele ha precisato che i fratellini non frequentavano la sua parrocchia: “Li ho visti passare solo qualche volta – ha detto – il piccolo lo ricordo, il grande no. La mamma non l’ho mai vista e non me la sento di esprimere giudizi, il padre so solo che è un grande lavoratore”. “Spero – ha concluso – che questi ragazzini vengano recuperati e restituiti presto alla società civile”.
Fonte: Repubblica.it
Sharia a Gravina: il parroco indica agli investigatori chi indagare, e ai giudici che tipo di pene comminare. Sindrome “don Matteo”, o manie di protagonismo? Senza ovviamente dimenticare di far notare, sia pur velatamente, che i ragazzini non frequentavano la parrocchia.