Mancano i preti e a Vicenza arrivano le suore facenti funzione di parroco. L’annuncio è stato dato dal vescovo della città, monsignor Cesare Nosiglia, approdato in Veneto dopo essere stato per molti anni il vice del cardinale Ruini a Roma. Nosiglia ha parlato della necessità di affidare l’animazione di alcune comunità alle religiose. «Molte piccole parrocchie restano senza prete residente – ha spiegato il vescovo di Vicenza – è quindi necessario che si attivino équipe di laici disponibili ad essere punto di riferimento per l’azione pastorale d’intesa con i parroci presenti nell’unità pastorale». Ma oltre ai laici, ha precisato Nosiglia, una funzione preminente in questo ruolo di supplenza potrebbero svolgerlo le suore.
Fonte: IlGiornale.it
Che cosa può fare o non fare la suora chiamata a sostituire il parroco? Innanzitutto organizzare e seguire il lavoro pastorale stabilito dal sacerdote che sovrintende (il quale è e resta il vero pastore della parrocchia). Può poi fare catechesi, ma non tenere l’omelia durante la Messa celebrata – poniamo – da un prete anziano che non se la sente più di predicare. Le suore e i laici, infatti, possono fare delle ammonizioni prima della celebrazione eucaristica, ma non tenere l’omelia, che compete sempre al sacerdote. La suora-parroco può poi seguire le associazioni, i gruppi parrocchiali e gli eventuali movimenti presenti nella comunità; può fare visita ai malati e portare loro la comunione; può guidare la preghiera quotidiana in chiesa; può esporre il Santissimo sacramento sull’altare per l’adorazione e poi riporlo (ma non può dare, con esso, la solenne benedizione eucaristica). In casi estremi, la suora o il laico possono guidare la preghiera durante una forma di funerale senza Messa. Ovviamente la suora può occuparsi di tutta la gestione burocratica e amministrativa della parrocchia. Le norme stabiliscono però che la guida pastorale rimanga affidata a un sacerdote supervisore, ma sarà lei ad avere il contatto quotidiano con i fedeli.
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