La laicità è in crisi

La questione della laicità in primo piano nel dibattito politico. A sorpresa, o quasi. La si poteva credere scomparsa, o, per lo meno, accantonata. Invece. Se ne discute intensamente, sia nel dibattito fra governo e opposizione, sia – soprattutto – all’interno delle forze di governo. Con un certo imbarazzo, a dir poco, di tutte le componenti. Come mai questo ritorno? Molte le possibili risposte, che vanno accostate le une alle altre. La natura stessa delle questioni in gioco, prima di tutto. La politica e l’etica strettamente unite, in accordo o in conflitto. Basti pensare alla famiglia, ma anche alle guerre e agli immigrati, ai malati. E, oggi, in primissimo piano, le staminali e l’embrione , e i pacs, la discussa posizione del nuovo governo (Mussi) fra l’Europa e l’Italia. E il Vaticano (Ruini) desideroso di riconquistarsi quel protagonismo che poteva sembrare eclissato dopo la fine del partito «a ispirazione cristiana». […] Bisognerà discutere caso per caso, secondo le varie competenze, come nella questione delle cellule staminali o della pillola RU486. Sarà bene quindi evitare gli schieramenti prestabiliti come quello fra laici e cattolici. Uno schieramento pericoloso e ingombrante: sono molti i cattolici fra i laici e molti – ancora di più – i laici fra i cattolici. Meglio parlare, allora, di favorevoli o contrari a una determinata questione o proposta, lasciando da parte la fede religiosa con il relativo «padreterno». […]
Il testo integrale dell’articolo di Filippo Gentiloni è stato pubblicato sul sito del Manifesto

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