Test genetico per superuomini trova i difetti negli embrioni

Avere un bambino sano sarà più facile d’ora in poi, almeno per coloro che vogliono diventare genitori con la fertilizzazione in provetta. Il nome esatto è Pgh, ovvero «Pre-implantation genetic haplotyping», ma ieri il quotidiano britannico The Independent l’aveva già ribattezzato come il test genetico della prossima generazione in vitro. Si tratta di un nuovissimo screening appena messo a punto dall’équipe medica che opera al Guy’s Hospital di Londra, in grado di consentire in futuro alle coppie ad alto rischio di trasmissione di difetti genetici di individuare molto più rapidamente di adesso e con maggior certezza questi difetti negli embrioni ancor prima dell’impianto. Una tecnica rivoluzionaria – spiegava ieri il sito on line della Bbc – che aumenta la possibilità di veder nascere un bimbo sano e che allo stesso tempo è capace di riconoscere diverse malattie, non una soltanto. Il test osserva infatti l’intero dna di una cellula invece di focalizzare l’attenzione soltanto sul possibile gene difettoso. Gli scienziati londinesi annunceranno la loro scoperta in dettaglio nella prossima conferenza sulle tecniche per la fertilità che avrà luogo a Praga, illustrando i buoni risultati ottenuti su cinque coppie «a rischio» che ora sono in attesa di un figlio in perfette condizioni di salute. Il metodo in uso attualmente si chiama invece «Pre-implantation genetic diagnosis», ed è sicuramente meno preciso. […]
L’articolo è stato pubblicato sul sito del Giornale

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