Inchiesta Savoia, spunta anche un arcivescovo

[…] Potrebbe risultare più chiaro l’attacco informatico al sito Pravdanews. Il sito parla dell’ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro definendolo illegale e utile solo a far soldi. Poi riferisce di diversi nomi eccellenti della moda e della Chiesa. Siamo nel maggio 2005, quando Emanuele Filiberto segnala, preoccupato, al factotum Achille De Luca, l’esistenza di un sito web che contiene notizie, informazioni e scritti denigratori sulla famiglia Savoia e sui personaggi che la frequentano. E al telefono esclama: «C’è un casino col Vaticano lì dentro, bisogna capire chi è dietro». Per la risoluzione della questione, il De Luca si rivolge al suo amico, Massimo Pizza, che immediatamente si mostra disponibile. Pizza riferisce a De Luca che l’utenza da cui è stato attivato il sito web è intestata alla «Lady Beas» srl , e si riserva di comunicare maggiori dettagli. “Ma comunque – dice – ora che sono solo completamente, l’attacco è…diciamo che, secondo me, più che contro il re, ma soprattutto è contro Camaldo». Si tratta di un arcivescovo, monsignor Franco Camaldo. E De Luca replica: «Le ramificazioni sono descritte come da parte di uno di noi. Io so di alcuni nomi che riguardano la Francia così come la Germania così come la Svizzera». Ma i controlli portano a un risultato sconvolgente: De Luca teme, insieme con Pizza, che questo sia il risultato di una manovra ad opera dei servizi segreti. […]
Fonte: il Manifesto
Complotti degni del Codice Da Vinci…
In ogni caso, stando all’Annuario Pontificio 2005, monsignor Camaldo risulta essere Prelato d’Onore di Sua Santità, cerimoniere pontificio, aiutante di studio della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti.
Altre notizie su monsignor Camaldo:

Panorama del 9 maggio 2005
La Gazzetta del Mezzogiorno del 10 maggio 2006

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