L’associazione per i diritti umani Amnesty International perderà credito se sosterrà la legalizzazione dell’aborto, ha detto ieri il cardinale Renato Martino. Amnesty, fondata dall’avvocato cattolico Peter Benenson nel 1961 e con sede a Londra, ha iniziato a consultare i suoi 2 milioni di membri in giro per il mondo per capire se abbandonare la sua posizione di neutralità sull’aborto e iniziare a fare pressione sui paesi che considerano l’aborto un crimine. “Ho grande stima per Amnesty ma, facendo questo, si darà una zappa sui piedi. Io spero che non lo facciano perché altrimenti perderebbero credito come difensori dei diritti umani”, ha detto il cardinale Martino a Reuters in un’intervista concessa durante una visita a Singapore. Martino, a capo del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, ha detto che Amnesty perderebbe l’appoggio degli attivisti cattolici se definisse l’aborto un diritto umano. […]
Lancio Reuters