Telecamere in 2 mila moschee per diffondere «l’insegnamento dell’Islam» e per assicurarsi che gli imam non pronuncino parole infuocate a-islamiche. È l’ultima iniziativa lanciata da Mohammad VI per contrastare l’integralismo perbenista «islamico», ci racconta il quotidiano, pubblicato a Londra, «Asharq al-Awsat». Un progetto che riguarda anche 35 mila sale di preghiera che, come le moschee, saranno dotate di telecamere a circuito chiuso. I filmati registrati verranno esaminati dal ministero degli affari religiosi di Rabat.
L’articolo è stato pubblicato sul Manifesto