È entrato nel seggio elettorale dov’era stato nominato come scrutatore, in occasione del referendum di oggi e domani, ma dopo pochissimo ha abbandonato l’incarico. Motivo? Lo stesso per il quale in occasione delle elzioni politiche dello scorso aprile non voleva votare: la presenza del crocifisso al’interno del seggio, in questo caso ospitato nelle aule della scuola media Marchetti. Protagonista dell’episodio Fiorenzo Nacciariti, ateo convinto e per questa ragione sostenitore della tesi che negli uffici pubblici non debbano esserci simboli religiosi, perchè contrari alla laicità dello Stato. Di questo si era fatto già interprete ad aprile, quando da semplice elettore si era presentato a votare. Nei giorni scorsi però gli è arrivata la nomina come scrutatore. Lui non si è scomposto più di tanto e ieri pomeriggio si è presentato normalmente alla “Marchetti”, per le consuete operazioni richieste dal’insediamento dei seggi per il referendum. Nell’aula della scuola però c’era il crocifisso e così lui, questa volta senza clamori, ha girato i tacchi e se ne andato. Difficoltà per il presidente, obbligato a correre ai ripari in fretta e furia per garantire la costituzione del seggio, come vuole la legge. Contemporaneamente ha segnalato la cosa alle forze dell’ordine. Adesso resta da attendere se nei confronti dello scrutatore rinunciatario scatteranno provvedimenti di legge di qualche genere.
Fonte: Corriere Adriatico
Fiorenzo Nacciariti, socio UAAR, ripercorre così la strada di Marcello Montagnana (altro socio UAAR), conclusasi con la fondamentale sentenza di assoluzione della Corte di Cassazione. All’amico Nacciariti il sostegno dell’UAAR in questa ennesima battaglia avviata per il pieno riconoscimento del supremo principio costituzionale della laicità dello Stato.