La tecnica è semplice e molto dolorosa. Basta avere un pestello, una buccia di banana o una noce di cocco, arroventarli sul fuoco e poi passarli con energia sul petto della ragazzina di turno. Non è l’ultima frontiera delle pratiche sadomaso ma l’antica tradizione imposta alle bambine camerunesi per ritardare la crescita del seno. Si chiama «Breast ironing» e viene praticato sul 26% delle adolescenti in età puberale. Ad imporlo sono soprattutto mamme (58%), sorelle (9%), zie (9%) e nonne (7%) ansiose di evitare che le loro bambine siano oggetto di attenzioni sessuali premature. […] Oggi Geraldin, Josiane e tante altre donne (circa 5 mila) si sono unite in un network nazionale chiamato l’ Associazione delle Ziette per lanciare una campagna contro la pratica. Con l’aiuto di alcuni sponsor hanno prodotto degli spot televisivi che recitano: «Massaggiare il seno delle ragazzine è molto pericoloso. Fa male alla salute… Lasciate che cresca secondo natura». Ma la tradizione è dura a morire. Alcune ragazze si stirano il seno da sole. Convinte di proteggersi dalle avances e dal rischio di un matrimonio precoce. […] Spiega alla Bbc Anderson Doh, chirurgo e direttore dell’ospedale ginecologico di Yaounde, la capitale del Camerun: «Il seno è fatto di tessuto connettivo che può essere gravemente danneggiato a questa tenera età quando si sta ancora sviluppando».
Il testo integrale dell’articolo di Monica Ricci Sargentini è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera