Olanda, crisi di governo per il caso Hirsi Ali

Si è conclusa con le dimissioni del capo del governo, il premier democristiano Jan Peter Balkenende, la crisi aperta il 16 maggio scorso dalla «cacciata» dell´ex deputata di origine somala Ayaan Hirsi Ali. Il primo ministro di centrodestra, ha rassegnato ufficialmente le dimissioni alla regina d´Olanda, Beatrice. Le elezioni politiche, a questo punto, dovrebbero tenersi entro la fine dell´anno, ma la regina secondo gli osservatori dovrebbe dare il via alle consultazioni per cercare di formare un nuovo esecutivo. La data elettorale per lo scioglimento delle Camere dei Paesi Bassi, sarebbe dovuta scadere naturalmente il 15 maggio 2007, ma la crisi di governo aperta dopo sei settimane di polemiche, interne alla maggioranza, rimette in discussione tutto. Il governo ha perso la maggioranza per l´uscita dalla coalizione dei liberali di sinistra, il piccolo partito D66, che ha ritirato il suo appoggio per il caso in cui è stata coinvolta la sceneggiatrice ed ex deputata Ayaan Hirsi Ali. Hirsi Ali, collaboratrice del regista olandese Theo Van Gogh (ucciso dai fondamentalisti islamici per il suo lavoro), era stata costretta a dimettersi dal suo incarico alla Camera bassa olandese per il ritiro della sua cittadinanza, chiesto da un deputato populista e reso attivo dal ministro dell´immigrazione, Rita Verdonk. […]
Fonte: l’Unità online

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