Il card. Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, e tutti i sacerdoti dell’arcidiocesi hanno fatto la promessa di donare i loro organi dopo la morte. Essi hanno invitato la popolazione coreana a fare altrettanto. L’invito è sorto durante la Giornata mondiale di Preghiera per la santificazione dei sacerdoti (il 23 giugno scorso), ed è uno dei progetti pro-life […] Il card. Cheong ha parlato delle difficili situazioni in cui versano coloro che aspettano da lungo tempo il trapianto [in oriente, la donazione degli organi è una pratica poco diffusa – ndr]. “Ci sono migliaia di pazienti – ha detto il porporato – che aspettano venga loro donato un organo, ma il numero di donatori è insufficiente. La donazione di organi dopo la morte è un metodo buono per mettere in pratica l’amore, senza una grande fatica”. “Esorto tutti – ha concluso – e in modo particolare i cattolici, a mettere in pratica questa forma di amore, sperimentando la felicità che deriva dal donare”. Immediata e positiva la risposta di Thomas Han Hong-sun, presidente del Consiglio dell’Apostolato Laico della Corea,: “Il Consiglio farà presto una proposta concreta, così che anche i laici cattolici possano prendere parte attiva alla campagna per le donazione, seguendo il buon esempio dei sacerdoti”.
Fonte: Asia News