Anche l’acqua minerale S. Anna boicotta il Codice da Vinci

Niente più pubblicità al Codice da Vinci sulle bottiglie d’acqua minerale Sant’Anna. Lo ha deciso il 19 maggio l’azienda che gestisce la fonte di Vinadio, in provincia di Cuneo, rispondendo alle proteste di un consumatore e per bloccare una valanga di messaggi di posta elettronica che dicevano: “Vengo a scoprire con orrore che promuovete un concorso legato a un libro e a un film che offendono e calunniano la Chiesa cattolica, ridicolizzando e discreditando ciò in cui credono milioni di persone nel mondo e per cui nella storia migliaia di persone hanno offerto la propria vita”, a cui seguiva la minaccia di boicottaggio: “Credo che non comprerò più la Vostra marca e che consiglierò di fare altrettanto a tutti gli ambienti cattolici che abitualmente frequento”.
Ai credenti sembrava un po’ strano, se non blasfemo, che proprio comprando un’acqua minerale che porta il nome della mamma di Maria Vergine (la nonna di Nostro Signore Gesù Cristo) si partecipasse al concorso a premi per vincere il romanzo di Dan Brown. In più la sorgente sgorga dal santuario mariano più alto del mondo. Dopo alcune resistenze, è arrivata la resa, ma soltanto dopo che una campagna, civile e non violenta, lanciata via e-mail dal sito fattisentire.net, aveva intasato le linee dell’azienda, ormai obbligata a rispondere: “Prendiamo atto del giusto risentimento nei confronti del nostro concorso. Ci rendiamo conto di avere involontariamente urtato la Sua sensibilità umana e cristiana. In considerazione di quanto sopra abbiamo già provveduto alla sospensione dell’iniziativa”.
da Il Timone. Mensile di informazione e formazione apologetica, n.55 Luglio/Agosto 2006
Nelle Ultimissime ne avevamo parlato il 19 maggio scorso

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