Le reazioni all’intervento di Menapace

[…] «Un governo, proprio perché rappresenta tutti i cittadini, non solo chi lo ha votato, non può sottrarsi», sostiene il senatore della Margherita, Luigi Bobba. «Non partecipando ad un evento di rilievo pubblico, al di là delle convinzioni personali, si manca ad un dovere istituzionale». Sui funerali di Stato è quasi incredulo: «Ma che avremmo dovuto fare con le vittime dell’Iraq, disertare la Messa? Idea singolare. Il sentire religioso fa parte del Paese». Le riconosce il pregio «di aver posto il problema con acutezza», la senatrice Paola Binetti. «Per la Menapace il concetto di laicità privilegia la libertà individuale di comportarsi in certe occasioni come un capo di governo ed in altre da privato cittadino. Preferisco la lezione di laicità del presidente Napolitano che con il Papa esalta il terreno comune». […] Gloria Buffo (Ds) concorda invece con la senatrice pacifista e trova che il comportamento di Zapatero sia stato «limpido, coerente e rispettoso dei credenti che non desiderano che un capo di governo presenzi ad una funzione religiosa solo per obbligo formale». Pro Menapace il socialista Enrico Boselli: «Il principio fondamentale di laicità dello Stato va tutelato anche dai comportamenti di chi rappresenta le istituzioni. Ovvio che ciò non può diventare un divieto alle idee o alla fede del singolo». Così anche Claudia Mancina (Ds): «Ha ragione Lidia, però non sottolineerei troppo la tentazione anticlericale. Un primo ministro ha diritto di distinguere tra cerimonie religiose e pubbliche. Quanto ai funerali solenni, se è credente che vada pure, altrimenti forse è bene che si astenga». Si torna al dissenso con il prodiano Franco Monaco: «Un leader di governo deve interloquire con chi rappresenta una formazione sociale rilevante e largamente rappresentata come la Chiesa cattolica». Accusa la Menapace di «laicismo ammuffito» Mauro Fabris dell’Udeur: «Nessuno pretende che chi non crede partecipi ai sacramenti, ma il capo di un Paese, senza obbligo di genuflettersi, ha il dovere di presenziare per rispetto dei cittadini credenti. Il discorso sui funerali è inopportuno, nessuno ha mai imposto messe di Stato».
Il testo integrale dell’articolo di Giovanna Cavalli è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera

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