Zapatero non va a messa: un commento

Nel mio gergo personale che so essere assolutamente minoritario, la vittoria principale ottenuta nella Storia nella giornata del 9 luglio ultimo scorso non è quella di Berlino, bensì quella ottenuta a Valencia dal premier spagnolo José Luis Zapatero.
Quest’ultimo infatti, con una fermezza encomiabile, ha salvaguardato un mondo e un modo di pensare diversi da quelli stereotipati che conosciamo.
Si badi ben che “stereotipato” non vuole esser una critica al cattolicesimo e ai Suoi rappresentanti, ma, in questo caso, l’elogio è rivolto alla fermezza con cui il leader di una Nazione salvaguarda prima di ogni altra cosa le opinioni del popolo che lo ha chiamato a rappresentarlo, piuttosto che posizioni che si passano per “fede” e che invece sono solo il rifiuto preconcetto di calarsi nella realtà in cui viviamo.
Gian Luigi Soldi

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