Parto indolore, il governo detta le regole

Partorire senza dolore e minor ricorso al parto cesareo. Ma anche maggiore assistenza alla mamma e al nascituro attraverso i consultori e una promozione generale dell’allattamento al seno. Sono questi alcuni dei principali obiettivi inseriti nel disegno di legge presentato e approvato ieri al Consiglio dei ministri dal ministro per la salute Livia Turco. Il documento sarà ora presentato al Parlamento per la sua approvazione definitiva. «Il provvedimento – spiega il Ministro Turco – è nato dalla convinzione che la promozione della salute materno infantile sia un obiettivo prioritario da perseguire a livello nazionale per i riflessi positivi che produce sulla qualità della vita delle donne e dei loro bambini e, di conseguenza, sulla salute della popolazione complessiva». Per il ministro il problema è affrontare quelle che vengono chiamate «le molte criticità» e che in buona sostanza sono la diminuzione drastica della natalità (nel 1960 i nati erano circa un milione, nel 2005 sono passati a 569 mila), l’aumento dell’età media della donna per la nascita del primo figlio, la scarsa informazione e le differenze territoriali e sociali di accesso ai servizi. Fra gli obiettivi del provvedimento c’è quello di favorire il parto fisiologico e ridurre il ricorso al parto cesareo, promuovere il parto senza dolore inserendo l’anestesia epidurale tra i livelli essenziali di assistenza, attivare nell’ambito del 118 il trasporto del neonato in emergenza. […]
Il testo integrale dell’articolo di Emanuele Perugini è stato pubblicato sul sito del Mattino

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