Il dibattito sul progetto di riforma dell’Educazione in Bolivia non è ancora giunto alla sua conclusione. La Chiesa cattolica ha manifestato il suo disappunto nei riguardi del Governo per l’approvazione, durante il Congresso Nazionale dell’Educazione celebrato la settimana scorsa a Sucre, dell’educazione laica. Solo poche ore prima era stato firmato un accordo tra il Governo e la Chiesa per mantenere l’insegnamento della religione nelle scuole (vedi Fides 17/7/2006). La risoluzione approvata dal Congresso Nazionale sottolinea che “l’educazione in Bolivia è laica, pluralista, perché rispetta la spiritualità di ogni cultura, la libertà di credenze, promuove i valori propri e respinge ogni tipo di dogmatismo”. Inoltre il Ministro dell’Educazione, Félix Patzi, ha annunciato che con la nuova Legge Generale dell’Educazione si mette fine al “monopolio religioso” della Chiesa, sebbene una recente inchiesta della Chiesa abbia rilevato che circa il 77 per cento dei boliviani si dichiara cattolico e circa il 95 per cento cristiano. Diversi Vescovi hanno espresso il loro dissenso con le decisioni del Congresso. […] L’Arcivescovo di La Paz, Mons. Edmundo Abastoflor, ha affermato che “è una pazzia pensare che Dio non esista o che possiamo prescindere da Lui”, ed ha esortato il governo a non cadere in situazioni di confronto acceso e di violenza, bensì a “cercare la verità, la giustizia, la rettitudine e l’onestà che sono strade che Dio ci presenta per la costruzione di quella Bolivia migliore a cui tutti anelano”. […]
Fonte: Agenzia Fides – Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli