26 luglio, donne venete a difesa della legge 194

Prosegue la lotta delle donne del Veneto contro il progetto di legge di iniziativa popolare, pdl n. 3 ” regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulle possibili alternative all’aborto”, della Regione Veneto, che rappresenta un attacco all’autodeterminazione delle donne e alla stessa legge 194. La proposta di legge autorizzerebbe l’attività di gruppi e organizzazioni confessionali e antiabortiste non solo nei consultori ma addirittura nei reparti di ginecologia e ostetricia, nelle sale d’aspetto e negli atri degli ospedali dove viene praticata l’interruzione volontaria della gravidanza.
L’Assemblea delle donne di Venezia in difesa della legge 194 organizza un presidio alle ore 09.30, mercoledì 26 luglio 06, davanti al Consiglio regionale del Veneto, Palazzo Ferro Fini, si trova tra Piazza San Marco e Campo S. Stefano, per ribadire la propria contrarietà a questa proposta di legge. Vi invito ad esserci ed a sottoscrivere la lettera che vi incollo alla fine del mio post. Lettera che verrà inviata al consigliere Raffaele Zanon, che fa parte di An come Corò, il proponente del progetto di legge.
Inviate al più presto la vostra adesione a: vele.spiegate@libero.it
Un caro saluto
Attilio Valier, Coordinatore del Circolo di Venezia dell’UAAR.

Gentile consigliere Raffaele Zanon,
Apprendiamo da un’ansa del 6 luglio che secondo lei ‘la sinistra ha paura dei volontari nei consultori’… E allora ci siamo ricordate della nostra storia e abbiamo pensato ai consultori, ripensando al fatto che li abbiamo fondati noi, nel lontano 1975 come volontarie, per tutelarci e tutelare, per insegnare e proteggere, per parlarci e imparare. È il volontariato che ha fondato i consultori familiari consigliere Zanon, ma questo forse lei colpevolmente non lo sapeva. Ma andiamo oltre. Lei ci spiega che ‘la sinistra ha paura…’ e poi scopriamo che durante i presidi che abbiamo fatto per impedire l’accesso alle nostre schede personali da parte del ‘movimento per la vita’ la consigliera di Forza Italia Regina Bertipaglia, che più volte ha espresso il suo dissenso dalla maggioranza ci ha aiutate anche con aiuti materiali. Anche il centro adesso ha paura di questi volontari nei consultori? E allora conviene tornare a monte. Con il progetto di legge regionale promosso dal ‘Movimento per la vita’ che dovrebbe consentire ai membri del movimento stesso di muoversi liberamente nei consultori familiari si vuole di fatto evitare che nei consultori si pratichi l’aborto, ritenuto dal movimento per la vita un omicidio legalizzato. Ma lei ci rassicura che la vostra volontà ‘non è quella di mettere in discussione la legge 194, ma perché essa venga applicata integralmente anche per quanto riguarda il coinvolgimento del volontariato nel ruolo di informazione ai percorsi alternativi all’aborto’. Ma avete letto cosa dice della 194 la dirigente nazionale di questo movimento? Olimpia Tarzia è stata molto chiara in una recente intervista rilasciata all’agenzia cattolica Zenit esprimendosi così… “Il nostro giudizio sulla legge 194 è rimasto assolutamente invariato: da sempre la consideriamo una legge profondamente ingiusta e dobbiamo proclamarlo in ogni momento e in ogni contesto: la combattiamo da trent’anni e continueremo a farlo”. La domanda sorge spontanea consigliere Zanon, come possiamo ‘far applicare’ una legge a chi da 30 anni la combatte, a chi la vuole abrogare (raccolsero le firme per il famoso referendum che fortunatamente per tutte persero), a chi la ritiene in molti suoi documenti criminale? Ma lei queste cose le sa vero? Ma non le interessano, il voto cattolico e magari quello integralista forse le interessa di più. Signor Zanon, lei non vuole realizzare compiutamente la 194 così come questa cosa certo non interessa al movimento per la vita; lo scopo del vostro provvedimento non è l’entrata dei volontari nei consultori, lo scopo politico è lo svuotamento dei consultori stessi. I consultori così come li hanno voluti e costruiti le donne. Le strutture che hanno permesso il dimezzamento delle interruzioni di gravidanza (che nel 1975 erano 350.000 e tutte ovviamente clandestine). I Nostri consultori e le loro politiche di prevenzione hanno permesso la scomparsa dell’aborto con il ferro da calza e garantito un trend di decrescita del 6% annuo delle interruzioni di gravidanza. Ora li volete sabotare, magari per favorire i 170 consultori cattolici della “Confederazione italiana dei consultori familiari di ispirazione cristiana” che notoriamente non praticano l’interruzione di gravidanza o i molti ginecologi cattolici che obbiettano a ore quando non sono profumatamente pagati. Con queste stesse premesse avete allungato i tempi per le interruzioni di gravidanza negli ospedali con il risultato che esse sono più rischiose per la salute delle donne, spingendo di fatto le donne immigrate a ricorrere a cliniche private o peggio ad un pericolosissimo fai da te, come denunciato da Annamaria Tormene dell’associazione Ginecologi Extraospedalieri.
Signor Zanon, denunciamo il fatto che il Veneto per questi ritardi colpevoli è la regione in Italia con il maggior numero di interruzioni di gravidanza dopo la dodicesima settimana pur essendo una delle ultime per il numero di interruzioni di gravidanza. Di questo dato scandaloso riteniamo responsabile la vostra politica irresponsabile. Non ci resta che chiedere a tutte le donne che credono nell’ovvietà che chi combatte la 194 non possa essere ritenuto credibile per attuarla di aderire alla nostra campagna contro l’abolizione subdola della 194 in Veneto. Quanto alle donne di destra che votarono come il 70% della popolazione contro il referendum abrogativo promosso dal movimento per la vita nel 1981 chiediamo per coerenza con quella scelta di far capire al sig. Zanon e colleghi che è arrivato il momento che rispettino la loro volontà, perché la volontà delle donne non è né di destra né di
sinistra, è di tutte e va difesa da tutte.
Baruffaldi Paola – Padova
Bruni Annalisa – Venezia
Castellani Donatella – Venezia
Chinellato Stefania – Venezia
Citran Anna – Venezia
D.ssa De Toffoli Laura – Venezia
Grigolato Margherita – Venezia
D.ssa Magagnato Lucia – Venezia
D.ssa Manente Daniela – Venezia
Dott. Mason Francesco
D.ssa Peraro Maria Luisa – Venezia
D.ssa Petrosino Elena – Venezia
Serafini Emanuela – Padova
Serafini Paolo – Padova
Tagliacozzo Lia
Tombari Franca
D.ssa Veclani Patrizia – Venezia

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