Staminali, il compromesso Ue: ricerca senza eliminare l’embrione

Sì al finanziamento europeo di ricerche sulle linee di cellule staminali embrionali già esistenti (ricerche peraltro già attive in vari Paesi e non esplicitamente vietate in Italia); no alla distruzione di embrioni al fine di produrre cellule staminali ed un rinvio del dibattito circa la definizione di un termine per l’impiantabilità degli embrioni, oltre il quale convenire che gli embrioni crioconservati sono utilizzabili ai fini della ricerca. Questo, in sostanza, il contenuto della formula di compromesso per la ricerca sulle cellule staminali embrionali approvata, nel pomeriggio, dal Consiglio competitività Ue, nell’ambito del varo del VII programma quadro 2007-2013. A illustrare il senso del voto europeo è stato il ministro per la Ricerca Fabio Mussi, rappresentante italiano nel Consiglio, al termine del vertice. Rispetto alla questione del termine ultimo per l’impiantabilità degli embrioni (cut off date) “la questione posta dall’Italia – ha detto Mussi – rimane per ora sospesa e verrà approfondita successivamente”. È stata la presidenza di turno finlandese dell’Ue a presentare la nuova proposta di compromesso per trovare una soluzione al nodo del finanziamento dei progetti di ricerca sulle cellule staminali embrionali, inserito nel VII Programma quadro. E il via libera alla fine è arrivato a maggioranza, con i voti decisivi di Italia e Germania. La formulazione contiene due frasi in base alle quali non si prevedono finanziamenti Ue per progetti di ricerca volti alla distruzione degli embrioni per produrre le cellule staminali; tuttavia rimane il via libera per finanziare a livello Ue “le fasi successive” a quella della distruzione degli embrioni umani. […]
Fonte: Repubblica.it

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