Se la religione può combattere il mal di vivere

[…] Ogni anno si danno la morte 800mila persone, di cui la metà in Cina. Il 14% dei suicidi che avvengono ogni giorno nel nostro Paese è commesso da giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Non vi affliggerei in piena estate, con questi dati mortuari, se non mi fosse a cuore la sorte delle umane genti, e dei bambini in particolare, e se non ci fosse un minuto, anzi quaranta secondi, da perdere. […] Che cosa spinge un individuo nel fiore degli anni, a non volerne sapere più della vita? Siccome non sono uno psicologo, non darò risposte «scientifiche», mi limiterò a rilevare che la morte è diventata una cosa di tutti i giorni alla televisione, al cinema, nei videogiochi, nei fumetti e nei libri, ed è probabile che i bambini si siano fatti un’idea sbagliata dei valori della vita. Spessissimo gli adolescenti parlano di suicidio o lo minacciano, ma i genitori non danno gran che peso alle loro parole. Il giornale di Città del Messico Milenio, scrive che l’80% dei bambini che si ammazzano o tentano di farlo, annunciano a voce o per iscritto la loro intenzione, con giorni o addirittura mesi di anticipo. […] Interrogati su questi suicidi collettivi, il direttore della scuola Dth di Hanoi, ha dichiarato che «oggi i bambini sono deboli, e l’educazione scolastica si concentra solo sulla teoria, senza preoccuparsi delle attività dello spirito». Gli ha fatto eco l’insegnante di un altro istituto vietnamita: «Senza un’educazione spirituale, i bambini sono gettati senza difesa contro il consumismo, che rende vuota l’esistenza, senza stimoli positivi o motivazioni forti». Tra le materie scolastiche in uso in Italia, ce n’è una che è sempre stata tenuta in poca considerazione, da alunni, genitori, docenti e ministro della Pubblica Istruzione (al pari del disegno, del canto e dell’educazione fisica). È la religione. Una «materia» di serie C (o B, ma con 30 punti di penalizzazione) nei confronti di italiano, geografia, latino ecc. Tuttavia è mia opinione che se si studiasse un po’ meno chimica, fisica, storia o matematica, e si guardasse un po’ più il crocifisso (quello che molti liberi pensatori vorrebbero sfrattare da aule scolastiche, tribunali e ospedali), i becchini avrebbero meno lavoro.
L’articolo di Marcello D’Orta è stato pubblicato sul sito del Giornale
Amen..
Certo che se Marcello D’Orta insegna la religione come ha dimostrato nel suo libro “Dio ci ha creato gratis”, beh, è prevedibile che i suicidi aumentino ulteriormente…

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