Gibson perdonato dalla comunità ebraica

Scuse accettate, Gibson in cura per disintossicarsi prima dall’alcool e poi, forse, anche da eccessiva irruenza caratteriale. Finisce così, con una stretta di mano via comunicato stampa la vicenda che ha contrapposto il famoso attore e regista americano Mel Gibson e l’Anti-Defamation League, organizzazione ebrea che aveva duramente attaccato la star per le offese antisemite pronunciate venerdì notte prima dell’arresto per guida in stato di ebbrezza. Quattro pagine di verbale avevano reso pubbliche le frasi pronunciate dall’attore all’indirizzo degli agenti della polizia di Los Angeles. Offese come “Fottuto ebreo” o “Ebrei responsabili di tutte le guerre del pianeta” erano rimbalzate anche in internet scatenando una vera e propria bagarre. L’Anti-Defamation League, aveva categoricamente rifiutato il primo “mea culpa” di Gibson definendolo “privo di segni di rimorso”. Una posizione intransigente moderata ieri, quando il direttore dell’organizzazione, Abraham H. Foxman, si è detto soddisfatto che Gibson abbia ammesso i contenuti razzisti del suo sfogo da ubriaco. […] Ad ammorbidire la posizione di Foxman, probabilmente, lo spessore del pentimento di Gibson già trovatosi ai ferri corti con la comunità ebraica dopo l’uscita in sala del colossal “La Passione”. “Vorrei incontrare i leader della comunità ebraica – ha infatti detto la star – per avere con loro una discussione faccia a faccia, in modo da individuare il percorso di risanamento più appropriato”. Il capitolo, chiuso sul versante etico cavalleresco, resta aperto su quello economico professionale. Il network televisivo Abc infatti ha cancellato la miniserie sull’Olocausto che doveva essere realizzata in collaborazione con la casa di produzione di Mel Gibson. Un manager del network televisivo ha spiegato la sospensione dicendo che, a due anni dal via libera al progetto, non era stata presentata ancora alcuna scrittura. Ma il sospetto legame tra le offese antisemite e la cancellazione della serie resta. Gibson ha sostenuto di non essere un antisemita, né un integralista, aggiungendo che qualsiasi tipo d’odio razziale va contro il suo credo. “Era solo un parlare da ubriaco” ha chiarito, riferendosi a quanto avvenuto venerdì durante l’arresto.
Fonte: Repubblica.it

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