Il Viminale scopre che a usufruire dell’indulto ci sono anche stranieri condannati per terrorismo. Così, con due giorni di ritardo sull’apertura delle porte, arriva una circolare ai questori con l’invito a controllare con le carceri se siano anche loro tra i detenuti in uscita per il provvedimento di clemenza. Risultato: a Milano e Napoli erano già stati scarcerati tre tunisini condannati perché avevano legami con Al Qaida.
L’ennesimo esempio di razzismo è stato pubblicato sul Giornale