Il Vaticano «scomunica» Madonna. «Stavolta si è davvero passato il limite», deplorano Oltretevere. In vista del concerto di domenica prossima a Roma della cantante americana (che nel suo Confessions tour si fa provocatoriamente issare sulla croce), la Santa Sede punta l’indice contro la «sfida blasfema» alla fede e la «profanazione» della croce. «Farsi crocifiggere nella città dei papi e dei martiri è un atto di aperta ostilità, uno scandalo creato ad arte da astuti mercanti per attirare pubblicità – tuona il cardinale Ersilio Tonini, voce autorevole del Sacro Collegio -. A ferire in modo particolare sono la volontà dissacratoria, l’anticlericalismo di pessimo gusto e soprattutto l’insulto a Cristo». […] «È vergognoso che la morte di Gesù venga derisa nella città eterna – insorge il teologo orionino Giovanni D’Ercole, capufficio della Segreteria di Stato vaticana -. Attraverso la croce calpestata e spettacolarizzata, domenica verrà inflitto un supplizio ignobile alle coscienze dei credenti. Cosa potrà mai insegnare ai suoi figli chi si macchia di simili nefandezze per vile tornaconto economico?». […] Rincara la dose Vittorio Messori, tra gli scrittori cattolici più letti nel mondo e l’unico ad aver pubblicato un libro con gli ultimi due pontefici. «Stia attenta lady Veronica Ciccone perché Dio non paga il sabato. Quindici secoli fa un santo e padre della Chiesa scrisse che Gesù sopporta ogni insulto contro di lui ma non tollera che venga offesa, denigrata e vilipesa sua madre – sottolinea Messori -. Fin dalla scelta del nome Madonna (che significa “Mia signora”, quindi indica il ruolo di madre di Gesù) questa cantante suscita in me compassione e mi inquieta. Sinora l’è andata bene e si è arricchita dileggiando il cristianesimo. Alla lunga Cristo le chiederà conto delle sue malefatte». […]
Il testo integrale dell’articolo di Giacomo Galeazzi è stato pubblicato sul sito della Stampa