Che il ministro della Salute, Livia Turco, abbia finalmente deciso di rispondere in modo un po’ meno vago all’ennesima interpellanza sulla Ru486 presentata dal capogruppo dell’Udc, Luca Volonté, è un segnale positivo. Scopriamo, così, che le regioni che importano direttamente la pillola abortiva sono già sette; ma non va dimenticato che ci possono essere casi di uso di farmaci abortivi di cui la stessa azienda ospedaliera non sia a conoscenza, come si è visto all’ospedale Buzzi di Milano, dove veniva adoperato allo scopo un antitumorale, il Methotrexate. […] Quali sono gli straordinari benefici della “kill pill” per le donne? Nella risposta si sottolinea che in Italia non c’è stata ancora alcuna “infezione grave o fatale”; vuol dire che le morti avvenute all’estero non vanno prese in considerazione? Ma il colmo della reticenza e della genericità si raggiunge quando si fa riferimento a una banca dati intitolata “Up to date” per sostenere che il tasso di mortalità dell’aborto chimico, che un’autorevole rivista scientifica ha dimostrato essere 10 volte più alto di quello chirurgico, “non appare essere significativamente più elevato”. Di numeri verificabili, nessuna traccia. […]
Il testo integrale dell’articolo di Eugenia Roccella è stato pubblicato sul sito di Avvenire
L’ultima frase citata appare alquanto incongruente: si accusa di genericità un documento che cita la fonte, replicando con dati di cui non si cita esplicitamente la fonte.