Sonia Gandhi, presidente del Congress, al potere in India, condanna le cosiddette Leggi sulla libertà religiosa, conosciute come leggi anti-conversione, adottate da diversi Stati dell’Unione amministrati dal nazionalista Bjp. La Gandhi si è fatta portavoce del suo partito rispondendo ad un memorandum presentato da John Dayal, membro del Consiglio nazionale per l’integrazione. “Le posizioni del Congress sono ben note. Queste sono leggi approvate da amministrazioni, dove siamo all’opposizione”. La leader politica ricorda infine che il suo partito ha ostacolato “fortemente” le ingiuste normative in parlamento e con manifestazioni per le strade. Le leggi sulla libertà religiosa colpiscono in modo particolare i cristiani, accusati dagli integralisti indù di operare conversioni forzate tra le fasce più povere della popolazione. Nello stesso tempo minacciano la libertà anche degli stessi fedeli indù, imponendo rigide regole e pene a chi decide di cambiare fede. […]
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