La giustizia iraniana ha giudicato «illegale» l’attività del gruppo di difesa dei diritti dell’uomo patrocinato dalla signora Shirin Ebadi, avvocato e premio Nobel per la pace nota per le sue numerose campagne per la libertà in Iran. Lo ha riferito ieri il quotidiano centrista “Shargh”, ripreso dal sito Internet dello stesso ministero della Giustizia. […] Martedì scorso il gruppo di Shirin Ebadi aveva chiesto un’indagine indipendente sulla morte sospetta di un giovane dissidente, Akbar Mohammadi, deceduto dopo uno sciopero della fame per la difesa dei diritti umani in Iran. Il ministero non aveva concesso il permesso di collaborare alle indagini chiesto dal gruppo che fa riferimento al Centro dei difensori dei diritti dell’uomo e aveva dichiarato illegali le attività dello stesso gruppo. […] Shirin Ebadi ha protestato appellandosi alla Costituzione sottolineando che «le organizzazioni non governative che osservano la legge e non turbano l’ordine pubblico non hanno bisogno di un permesso», come ha dichiarato il premio Nobel al giornale. […] «Il Chrd ha ottenuto quattro anni fa un primo permesso da parte del ministero dell’Interno ed abbiamo anche apportato le necessarie modifiche al nostro statuto, ma ormai da due anni non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta da parte del ministero», ha lamentato Ebadi. […]
Fonte: il Gazzettino