Una donna lesbica iraniana non può essere espulsa dalla Germania nel suo paese, dove rischia la repressione della sua sessualità. Lo ha stabilito il tribunale amministrativo di Stoccarda (sud della Germania), accogliendo il ricorso di una giovane 27enne iraniana.
Con la loro sentenza i giudici hanno ritenuto che ritornare in patria rappresenterebbe per la donna un pericolo per la sua identità. «Mi sento un uomo e non ho mai indossato un chador in vita mia», ha detto la donna che vive in Germania dal 2003. Per la giovane il problema consisterebbe proprio nel fatto di essere lesbica. In Iran, la sua paura è quella di non poter vivere liberamente la sua sessualità, di essere discriminata, emarginata e forse anche punita con la morte. Il tribunale ha pertanto ingiunto all’Ufficio federale per gli immigrati e i profughi di non emettere alcun provvedimento di espulsione nei confronti dell’iraniana, evidentemente priva dei requisiti per l’asilo in Germania.
Fonte: Corriere.it