Madonna: Dice che ha geni italiani Impossibile, troppo kitch

La rivista Vanity Fair, pubblican-do un’intervista alla cantante Madonna che se non sbaglio avevo già letto all’incirca qualche settimana fa su Paris Match, ci offre un sunto del pensiero della star che pensava di stupire Roma facendosi pure lei crocefiggere tra strass e finte corone di spine. Parla della sua caduta da cavallo, che pur non facendola diventare san Paolo perché sarebbe un po’ troppo, l’ha però fatta “rinascere” e le ha restituito una certa parsimonia rispetto alla tendenza al lamento. […] Confesso sono e resterò uno a cui Madonna piace. È sempre stata bella, per me, e ha indovinato un certo numero di canzoni, non c’è che dire. Ma ora sono preoccupato. E non tanto per il finto scoop della croce. Quella lì è una trovatella. Giustamente è stato notato che è lo scandalo più comodo che ci sia, quello senza rischio. […] Tanto noi cattolici anche se ci arrabbiamo non abbiamo né la furia né il potere dei seguaci di altre religioni. In quei casi quando uno prende in giro cose sacre rischia davvero. E Madonna e i suoi manager lo sanno benissimo, i volponi. E quindi via con il video per il concorso che imita una confessione, via alla croce swarovski, tanto a loro costa? Sono preoccupato perché trovo questa sua trovatella una caduta di gusto tipica da donna di mezza età. In crisi. Avete presente quelle che pur di dimostrare di avere ancora qualche numero si agghindano da diciassettenni? Ecco, si chiama kitch. […] All’intervistatore quando le chiede come fa a essere così in forma e decisa a stupire, risponde, tra l’altro: «Ho buoni geni italiani». Certo, forse i buoni geni le fanno bene alla elasticità della pelle e alla rapidità del neurone. Ma, cara, una donna italiana si dovrebbe distinguere anche per un po’ di buon gusto. […] Le nostre donne sono capaci di colpi di testa veri, di scandali profondi, di grandiose sorprese. Mica robette da palco, che per farle sembrar grandi cose devono esser pompate da miliardi e da articoli (a fotocopia) sulla stampa mondiale…[…]
L’articolo completo è stato pubblicato sul sito di Avvenire

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