Lo ha massacrato e ucciso: prima i colpi, poi l’acqua calda, infine un laccio al collo e lo sgozzamento. Tutto per una divergenza di idee religiose. “Gli imam sono troppo intransigenti”. “Sbagli, sono come angeli”. Poi il raptus omicida. È accaduto a Ostia ieri mattina e i protagonisti sono due pakistani – venditori ambulanti – che condividevano con altri connazionali la stessa stanza nel centro socioabitativo sul lungomare. Ieri sera, intorno alle 23, Hussan Munawar, quarantanovenne, si è presentato ai carabinieri della compagnia di Ostia confessando l’omicidio di Ali Akber, 43 anni, trovato sgozzato. È bastato poco perché crollasse ripetendo sempre la stessa frase: “Gli imam sono come angeli”. […]
Fonte: Repubblica.it