[…] L’essenza del «fascismo islamico» è insita nella negazione del diritto alla vita altrui, sia che si tratti di un «apostata » o un «eretico», sia che sia considerato un «nemico» quale ebreo o crociato cristiano. Per la verità la radice del male è interna all’Islam e si fonda sul disconoscimento della pluralità delle comunità religiose, giuridiche, ideologiche e culturali che da sempre connotano la galassia islamica. Noi continuiamo a parlare di Islam al singolare, mentre in realtà si coniuga al plurale così come è il caso del cristianesimo. Sono gli estremisti islamici che vorrebbero accreditare la percezione di un blocco monolitico dell’Islam, dal momento che si considerano detentori della «Verità», mirando a imporre il loro potere assoluto ed egemone. Finendo per delegittimare e condannare a morte tutti coloro che non sono a loro immagine e somiglianza e non si sottomettono al loro arbitrio. È questa l’essenza del «fascismo islamico», che esiste da sempre, alimentato da una cultura dell’odio e della morte di cui gli stessi musulmani sono al contempo i carnefici e la gran parte delle vittime. È questo «fascismo islamico» che ha provocato la cacciata o la fuga, nel corso degli ultimi cinquant’anni, di un milione di ebrei, di 10 milioni di cristiani e di un numero superiore di musulmani dal Medio Oriente. […] Sbaglia di grosso Gilles Kepel quando, nell’intervista concessa ieri a Repubblica, nega l’esistenza di un «fascismo islamico» perché, a suo avviso, «i gruppi terroristici islamici sono il contrario di un movimento di massa». […] È vero che è una minoranza quella che pratica il terrorismo islamico, ma c’è una maggioranza di musulmani che condivide la loro ideologia fascista. Questo medesimo approccio ideologico è espresso in maniera più militante da Piero Sansonetti che, confutando il concetto di «fascismo islamico», su Liberazione mi definisce «uno dei capifila» dei «fondamentalisti occidentali e cristiani». Caro Piero, non sono un fondamentalista, bensì una vittima designata del fondamentalismo, non quello occidentale bensì islamico; sono un musulmano, laico e liberale, che da oltre tre anni paga di persona una strenua battaglia contro il «fascismo islamico» per affermare la cultura della vita e della libertà tra i musulmani.
Il testo integrale dell’articolo di Magdi Allam è stato pubblicato sul sito del Corriere della Sera