Macaluso: «Se il Pd nasce cristiano diventa democristiano»

Considero un fatto positivo la discussione su come oggi, non solo in Italia, si configurano i rapporti tra stato e chiesa, tra religione e soluzione di problemi etici e di costume che attraversano la società. È un fatto positivo che questo confronto si intrecci con quello che, nell’Ulivo, si svolge a proposito della nascita di un partito democratico nel quale dovrebbero confluire forze riformiste di matrice cattolica, laico socialiste e liberal-democratiche. […] Oggi, a mio avviso non è in discussione il ruolo dei cattolici nella vita pubblica e nemmeno il Concordato. In discussione c’è altro: i temi, considerati eticamente sensibili, affrontati e risolti in tutti i paesi europei con leggi dello stato lasciando liberi i cittadini nei loro comportamenti privati, possono o no essere affrontati e risolti con la stessa logica laica in Italia? Giorgio Tonini che su questi temi riflette sempre con acume e disponibilità al dialogo, scrive (il Riformista, 12 Agosto) che il “New Labour” ricerca una cultura della laicità che saldi i valori della libertà con quelli della responsabilità. Vero. Ma Blair sul fronte di cui parliamo ha dato le soluzioni negate in Italia. Più in generale Tonini osserva che i Ds dovrebbero andare «oltre Togliatti» accettando l’idea che «l’ispirazione cristiana possa e debba attraversare in profondità il partito nuovo del quale essi vogliono essere parte, e grande parte, fondativa». Si torna così ai ragionamenti del Prof. Scoppola. E quel che chiede Rutelli il quale identifica quell’«attraversamento» con le indicazioni del Cardinale Ruini. Caro Tonini, nessuno può contestare ai militanti e ai dirigenti di un partito democratico di essere portatori di valori cristiani o di altri valori. Ma se una formazione politica è «attraversata in profondità» da un’ispirazione cristiana è un partito democratico cristiano. Cosa rispettabilissima e degnissima. Ma non sarebbe la casa di chi nelle battaglie politiche e civili è motivato da altre ispirazioni. O no?
Il testo integrale dell’articolo di Emanuele Macaluso è stato pubblicato sul sito del Riformista

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