Archivi Giornalieri: martedì, Agosto 15, 2006

«Vita felice e il cancro, con Dio sono pari»

Ferragosto a villa Giulia. «Ora ho solo bisogno dell’aiuto di Dio e sembra proprio che Diomelo stia dando», dice il Maestro — come tutti qui lo chiamano — nella sua splendida casa in collina davanti all’Adriatico. Convalescente dopo l’intervento, il mese scorso, per la rimozione di un cancro al pancreas, Luciano Pavarotti viene spinto lentamente attorno, da uno spazio all’altro, su una sedia a rotelle, dove resta inchiodato immobile da mane a sera. […] Ma nonostante la gravità del male… Leggi tutto »

Macaluso: «Se il Pd nasce cristiano diventa democristiano»

Considero un fatto positivo la discussione su come oggi, non solo in Italia, si configurano i rapporti tra stato e chiesa, tra religione e soluzione di problemi etici e di costume che attraversano la società. È un fatto positivo che questo confronto si intrecci con quello che, nell’Ulivo, si svolge a proposito della nascita di un partito democratico nel quale dovrebbero confluire forze riformiste di matrice cattolica, laico socialiste e liberal-democratiche. […] Oggi, a mio avviso non è in discussione… Leggi tutto »

Eutanasia, Regno Unito, polemiche per il patto tra amiche

Jenny Murray, la nota conduttrice del programma “Woman’s Hour” della Bbc Radio, ha organizzato il suo suicidio qualora divenisse un peso per la propria famiglia: “Quando arriva il mio momento voglio poter decidere sul mio destino”. L’ultima cosa che vuole, ha detto, e’ che i suoi figli debbano assistere alla sua sofferenza per una malattia terminale. Per questo ha fatto un patto con due amiche: si aiuteranno a vicenda a morire qualora ad una di loro fosse diagnosticata una malattia… Leggi tutto »

E Bush si comprò la croce gigante

Ricordate la vicenda della croce gigante di San Diego? Ne avevamo accennato tra le Ultimisse del 4 maggio: un giudice aveva ordinato di rimuoverla. Brillante decisione dell’amministrazione Bush: acquisiamo la croce gigante al patrimonio federale, così sarà più difficile farla rimuovere. L’ateo Philip Paulson, veterano della guerra del Vietnam, che ha iniziato la sua battaglia nel lontano 1989, ritiene che il provvedimento sia incostituzionale e sta tentando di bloccare il trasferimento della croce al governo federale. Un articolo (in inglese)… Leggi tutto »

Fidel Castro e la tentazione religiosa

Erano notti interminabili, notti alla Fidel Castro. Conversazioni, più spesso lunghi monologhi, e lui che riprendeva il fiato solo per accendere il sigaro. Nel suo ufficio al Palazzo della rivoluzione: sempre una lunga cena e poi avanti fino a quando fuori già albeggiava. Oppure quando piombava all’improvviso, alle tre di notte, in una delle case del Miramar per gli ospiti arrivati da fuori, che già dormivano. «Eccomi, perdonate il ritardo. Facciamo due chiacchiere?» Gesù Cristo e Marx, la liberazione e… Leggi tutto »

I musulmani in Europa prima islamici, poi cittadini

Le comunità musulmane in Europa emergono come un iceberg in preda a una schizofrenia identitaria, in bilico tra l’aspirazione ad affermarsi come entità islamica distinta dalla popolazione autoctona e la preoccupazione di non essere assimilata all’estremismo islamico. Condividendo tuttavia le medesime posizioni radicali degli estremisti islamici e dei musulmani residenti nei Paesi islamici circa il rifiuto di Israele, la condanna degli Stati Uniti, il sostegno ad Hamas e all’Iran, ovvero la miscela ideologica esplosiva che in definitiva fa emergere la… Leggi tutto »

Sopportare il dolore, la Chiesa dice sì

Gentile direttore, Luisa Muraro sul Manifesto di martedì 8, si mostra dubbiosa sul fatto che la concezione religiosa della sofferenza sia la principale causa della lentezza con cui in Italia si sviluppa la terapia del dolore; e con una certa dose d’ingenuità scrive: “Dare sollievo a chi soffre è un dovere religioso assoluto per chi crede in un Dio di bontà…Dico cose che ho imparato dal catechismo…”. Sembra ignorare che proprio la Chiesa cattolica ha sempre avuto una visione positiva… Leggi tutto »

Il padre di Hina aveva confessato “Non volevo diventasse come le altre”

Tranquillo. Come uno che ha fatto il suo dovere, e adesso deve sopportarne le conseguenze. Nessun segno di pentimento. Sparito per due giorni, ospite probabilmente di qualche amico o parente pakistano, ieri verso mezzogiorno si è costituito nella caserma dei carabinieri di Gardone Val Trompia Mohammed Saleem, 55 anni, il padre di Hina. “Sono stato io, da solo. Gli altri non c’entrano. L’ho fatto in un momento di rabbia” , ha detto. E ai militari che gli chiedevano perché un… Leggi tutto »