Mentre vengono messi a punto i dettagli per l’invio di una forza multinazionale in Libano, a tre giorni dall’entrata in vigore della tregua che ha messo fine alle ostilità tra i miliziani sciiti di Hezbollah e i soldati israeliani, il quotidiano “Times” afferma che il Partito di Dio non verrà mai disarmato. «Penso ci si possa dimenticare che Hezbollah venga disarmato. Non accadrà. Hezbollah non vuole essere disarmato e nessun altro vuole farlo. In questo semplice fatto risiede il potenziale per problemi futuri»: questa l’analisi di Nick Blanford, corrispondente dal Libano del giornale, che teme che in futuro si possa assistere a una guerra civile. «La risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1559 invita tutte le milizie attive in Libano al disarmo, ma il governo libanese ha aggirato il problema da due anni a questa parte, quando è stata approvata la risoluzione. La gente qui ammette che è molto difficile disarmare Hezbollah contro la sua volontà – prosegue Blanford -. Anche se il governo libanese fosse stato tanto folle da tentare di convincere l’esercito a farlo, credo che l’esercito si sarebbe rifiutato». Tra l’altro, ricorda il corrispondente, il 60% dei soldati libanesi è sciita e quindi rifiuterebbe lo scontro con i «fratelli sciiti di Hezbollah». E poi non bisogna dimenticare la potenza di Hezbollah, che ha «combattuto contro l’esercito più forte in Medio Oriente», e la debolezza dell’esercito libanese, che al momento potrebbe contare su circa 61mila uomini. […]
Fonte: lastampa.it