Cambiano gli stili di vita, cambia il modo di vivere l’amore. A giudicare dagli ultimi dati Istat sulla vita di coppia gli innamorati degli anni Sessanta erano molto più decisi e sicuri di volersi sposare dei fidanzati di oggi. Secondo l’indagine “Famiglia e soggetti sociali” svolta dall’ Istat nel novembre 2003 su un campione di oltre 19 mila famiglie per un totale di circa 49 mila individui i nuovi innamorati scelgono molto di più che in passato di convivere prima del matrimonio e rimangono fidanzati più a lungo prima di fare il grande passo.
Fidanzamento. Il periodo che precede il matrimonio dagli anni Sessanta ad oggi è passato da 3 anni e dieci mesi a 5 anni. Tra le persone sposate
prima del 1964, il fidanzamento è durato, in media, 3 anni e 4 mesi, mentre per quelle sposate dopo il 1993, si protrae sino a 5 anni.
Convivenza. Aumenta la volontà di sperimentare il matrimonio prima di sposarsi realmente. Se solo l’1,4% dei matrimoni celebrati prima del 1974 era stato preceduto da una convivenza, tale quota sale al 9,8% tra il 1984 e il 1993, al 14,3% tra il 1994 e il 1998 e raggiunge il 25,1% dei matrimoni più recenti. Tra coloro che si sono sposati nell’ultimo decennio, la quota di convivenze prematrimoniali raggiunge valori maggiori al Nord. La durata della convivenza cambia se a convivere sono persone che non sono mai state sposate in pecedenza oppure no. Chi ha già avuto una precedente esperienza preferisce aspettare di più prima di celebrare il matrimonio, quasi quattro anni. Il periodo che precede il sì si riduce a due anni per gli altri. […]