L’impresa è di quelle difficili, delicate, scivolose. Una missione quasi impossibile: tradurre gli scritti di Don Giussani in lingua araba e pubblicarli laddove ce ne sia richiesta. Eppure, dopo molti tentativi andati a vuoto, questa piccola e coraggiosa mossa controvento è andata a segno. E ora la traduzione in arabo de Il senso religioso è cosa fatta. È il volume forse più noto del fondatore di Comunione e liberazione e rappresenta uno dei cardini della filosofia del movimento, oltre ad essere il primo volume del «PerCorso» che espone il contenuto dei corsi tenuti da Giussani in oltre 40 anni di insegnamento. La traduzione in arabo sarà presentata giovedì al Meeting. Ma tra i corridoi della Fiera si muove già con la sua mole e la sua contagiosa simpatia uno dei tre autori dell’impresa: Sobhy Makhoul, diacono cattolico maronita. «È da quando ho conosciuto il movimento che quest’idea accarezza la mia mente. […] Era stimolante provare a entrare nel linguaggio ostico di “Don Gius” mettendo insieme un israeliano, un libanese e una irachena. Il tutto con la supervisione di Don Ambrogio Pisoni». […] «Ci sono molti perché per un’opera di questo tipo» spiega Makhoul. «C’è la necessità di noi arabi-ciellini di coinvolgere gli arabi-cristiani nelle scuole di comunità. Il senso religioso, d’altra parte, può essere letto da qualsiasi uomo di qualunque religione e diventare strumento di confronto con gli altri. E può diventare anche un fantastico strumento per gli emigrati arabi che vivono qui in Italia. Infine c’è il desiderio di far conoscere un’esperienza come quella di Cielle che non esclude nessuno. Tutti devono rendersi conto che Cielle può diventare una carta vincente per un dialogo tra civiltà basato sulla ragione e sul confronto». […] Non è un caso che dopo la morte di Don Giussani sia stato prodotto, tra i tanti ultimi saluti al fondatore, anche un santino in arabo. Una preghiera della liturgia ambrosiana, spesso citata da don Giussani nei suoi incontri. E un piccolo segno rivolto a un mondo apparentemente lontano. Un messaggio di pace. Cattolico sì, ma universale.
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Definizione di “cattolico”:
Dal lat. eccl. catholi°cu(m), che è dal gr. katholikós ‘universale’. ant. catolico, agg. [pl. m. -ci]
1 universale, detto unicamente della chiesa cristiana di Roma, che ispira il suo magistero a principi di universalità
2 della chiesa di Roma, che si riferisce al suo magistero: sacerdote, rito cattolico; i dogmi cattolici; la morale cattolica
Definizione di “universale”:
1 che concerne tutto l’universo: legge di gravitazione universale
2 che riguarda l’umanità intera, che è valido per tutti gli uomini: principio, valore universale