A lezione dallo scaccia-demoni. Luci basse, sala gremita di giovanissimi che non si perdono una parola e ascoltano rapiti, con la pelle d’oca, padre Gabriele Amorth, carismatico presidente dell’associazione internazionale degli esorcisti. Dal palco il decano dei sacri riti di purificazione snocciola il suo terrorizzante rosario di «presenze del male», «ingerenze demoniache», «oggetti sacri maleficiati». E, nel fiume di avvincenti testimonianze personali e ricordi da film horror, il racconto di una vita spesa a «lottare contro il maligno» diventa atto di accusa alle gerarchie ecclesiastiche. «Pochi preti e ancor meno vescovi credono all’azione del diavolo – spiega -. Al giorno d’oggi è un dramma trovare un esorcista nelle nostre diocesi. Così la gente va a farsi rovinare dai maghi quando basterebbe una benedizione. E i ciarlatani si arricchiscono grazie alle inadempienze eclesiastiche». […]
Il testo integrale dell’articolo di Giacomo Galeazzi è stato pubblicato sul sito della Stampa
Meno male che sanno fare autocritica!! E’ proprio vero che i ciarlatani si arricchiscono alle spalle dei creduloni, lo sanno bene loro….ah! ah! ah!
tra ciarlatani si fanno concorrenza… 🙂
> ??? Proprio lui parla di ciarlatani?
Secondo voi Amorth ci è o ci fa?
A volte il confine è difficile da stabilire 🙂