Una spiaggia riservata alle donne

[…] Immaginate un muro che divide la spiaggia libera in due comunità diverse: da una parte gli uomini, dall’altra parte le donne. Come nelle scuole di una volta, quando non era opportuno mischiare i due sessi. Ma qui le motivazioni sono un po’ diverse e hanno a che fare con la deriva culturale del «politicamente corretto». Le spiagge separate sono un omaggio, un segno di tolleranza, alla fede islamica. A religioni e culture diverse e distanti. I più maligni parlano, però, di una mossa di marketing alla buona. Parlate di Francavilla, qualcuno arriverà. Dopo l’esperienza storica e ben riuscita del «bagno comunale alla Lanterna» di Trieste, composto da due zone distinte e separate, una per le donne e i bambini sino ai 12 anni di età, l’altra per gli uomini, questa volta è Roberto Angelucci, sindaco di Francavilla al Mare, località turistica in provincia di Chieti, a lanciare con un anno di anticipo sui tempi la proposta di separare in spiaggia gli uomini dalle donne. […] Scettico e alquanto contrariato in merito alla proposta del primo cittadino è, invece, il vicesindaco Giuseppe Pellegrini. «Anche le religioni hanno una loro evoluzione – ha commentato – e non credo che le donne possano essere discriminate in questo modo». I lidi per sole donne e quelli per soli uomini verranno realizzati nei tratti di spiaggia libera […] nel caso in cui la proposta diventasse realtà, si potrebbe erigere un muro divisorio in spiaggia. Come era stato fatto a Trieste dove, per estendere la divisione anche in mare, era stata sistemata una rete in acqua. […] Le spiagge separate sono per il sindaco un esempio di una cultura tollerante, che guarda anche alle ragioni degli altri. Nella sua maggioranza, però, c’è che ritiene tutto questo un modo per abdicare ai valori dell’Occidente senza, peraltro, eliminare discriminazione ben più profonde che esistono nella società italiana. La tolleranza non si ottiene costruendo un muro sul bagnasciuga. […]

Fonte. IlGiornale.it

6 commenti

Luciano Bellomo

Mi sembra proprio una grande idiozia, e guarda caso, sempre per la cosidetta tolleranza alle religioni!
RELIGIONE? NO GRAZIE!

Marco

Ma e’ anche illegale! La spiaggia e’ sempre pubblica, di proprieta’ demaniale (dello stato).. O no?

Angel

mi sembra una cavolata pazzesca. capisco, comprendo (mi sforzo) che per loro sia più convenient e così.. però destinare le spiagge libere a questo genere di operazioni si tradrranno nella discriminazione di una buona parte della popolazione “normale”. Mi spiego meglio. Metti che la proposta passa e che tutti i litorali di adeguino: spiagge libere divise, stabilimenti non divisi per sesso. Alla fine chi preferisce le spiagge libere ma nemmeno vuole i ghetti.. o non va più al mare o sborsa una milionate. E poi è un contronsenso, è vietato il nudismo (rinunciando a grossa fetta di turismo nordico) e invece mettono i ghetti.. bah!!

Vincenzo

Un muro e una rete per separare e segregare…. Ma non si chiamano spiagge libere?
E poi ha ragione Angel, segregazione sessuale si e nudismo no? e su quali basi?

antonella_621

Bene… evviva i muri… in nome della religione e della “tolleranza”…, ma meglio Malatesta “Guerra alle religioni ed a tutte le menzogne, anche se si nascondono sotto il manto della scienza. Istruzione scientifica per tutti e fino ai suoi gradi più elevati…” In nome degli “dei” e dei “falsi dei” si è versato, si versa e si verserà sangue umano …

Ora uomini e donne, domani fumatori e non fumatori, dopo domani credenti e non credenti, ecc. … Attenti non tirate troppo la corda … (let sleeping dogs lie) … qua sempre sempre di meno si arriva a fine mese (il resto sono solo vuote parole e pensieri del “membro”) … cmq uno dei tanti muri potrebbe essere tra i pochi che hanno molto ed i molti che hanno poco … ma attenti se i molti che hanno poco si incazzano… sfondano il muro …. e per gli altri sono volatili acidi … evitate …

Le “femmine” … dispongono degli “ammenicoli” dei loro “maschietti” che delle femmine (salvo qualche caso sporadico non ne possono fare a meno), … se li strappano sono dolori … se i diritti umani sono lesi il “dovere” è di “strappare” non diritto ma dovere … prima si strappa e poi si discute anche di Dio e dei falsi dei… che a quel punto è cosa di secondaria importanza … come la ridicola campagna pubblicitaria negli autogrill dei “papaboys”…

Edoardo

Se faccio naufragio sulla parte riservata alle donne c’è anche una sanzione amministrativa? Posso buttarmi nel commercio di Burqa di Poliammide ed Elastan? Sarà interdetto lo spazio aereo soprastante ai piloti di sesso maschile? Oppure ci facciamo anche una tettoia? Forse quest’ultima andrebbe fatta anche per il Sindaco, evidentemente ha preso un colpo di sole.

– Edoardo.

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