Gli occhi pieni di paura fissano la telecamera. Sopracciglia rasate, capelli tagliati cortissimi e dipinti di verde, sulla fronte una croce anch’essa verde simbolo di vergogna per una donna musulmana. È questa una delle spaventose immagini di un video (■ Guarda) diffuso dal sito internet del quotidiano statunitense New York Times sul caso di una giovane donna cecena incinta, sospettata di adulterio e torturata per questo dalla polizia. Il video, esclusiva del NYT, testimonia uno dei tanti volti della violenza quotidiana che affligge la Cecenia. Il filmato mostra una ragazza incinta, Malika Soltayeva, 23 anni, sospettata di aver tradito il marito con un soldato russo cristiano, mentre viene umiliata e torturata dalla polizia cecena. I poliziotti le rasano i capelli e le sopracciglia, le urlano insulti e le ordinano di spogliarsi. Lei obbedisce, cerca di coprirsi con le mani ma le ordinano di mettersi in una posizione tale per cui possano picchiarla più facilmente. Le immagini per un attimo vengono fermate ma dalle urla di dolore della giovane si intuisce facilmente cosa le stia accadendo. Il video riprende. Ora la donna è vestita, si trova in una strada e ha ancora i capelli tinti di verde. La sua umiliazione pubblica deve ancora cominciare. I poliziotti le ordinano di danzare, la colpiscono ripetutamente con calci sulla schiena. Il video continua con altri casi di altre presunte adultere ma con lo stesso brutale sadismo dei poliziotti.
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